Il circo immaginario

Abbiamo iniziato il progetto speciale di quest’anno alla Scuola d?infanzia: sei lezioni di giocoleria condotte dalla brava maestra Claudia Siddi dell’associazione Baobab. La metodologia ludico-educativa proposta in questo percorso attraverso le arti circensi, si basa sul gioco motorio, libero, semi strutturato e strutturato. Attraverso le soddisfazioni e le sconfitte del gioco i bambini imparano a riconoscere le proprie possibilità e limiti. Il percorso di sperimentazione e di conoscenza di nuove tecniche punta ad aumentare il benessere del singolo e ad accrescere l’appartenenza al gruppo. Altri punti salienti sono la fantasia e libertà di creazione per poter realizzare il proprio potenziale, uscendo dalla logica di soddisfare delle richieste o compiacere l’adulto il bambino sperimenta il rispetto, l’accettazione, il sè vero messo in gioco. L’adulto mantiene sempre la posizione di leader di riferimento per stimolare la crescita e offrire spunti all’azione del bambino. Ma il bambino è protagonista della propria azione ed apprendimenti. Chiunque può imparare, bisogna individuare qual è la zona di sviluppo prossimale che permette anche ai bambini meno abili di poter raggiungere l’obbiettivo, nel rispetto dei tempi individuali. L’adulto in ciò sprona e rassicura e grazie alla sua esperienza e premura porterà al traguardo l’intero gruppo. In ciò giuoca un ruolo fondamentale la capacità osservativa per poter scegliere gli attrezzi più idonei. E’ indispensabile anche creare un rituale di inizio e fine attività per far sentire i bambini vera parte del percorso.

Il laboratorio di giocoleria è molto basato sul gioco immaginativo che coinvolge i bambini dai due anni e fino anche ai nove. Gli oggetti vengono utilizzati in una simulazione di qualcosa di diverso. L’attività immaginativa stimola il pensiero divergente, la capacità risolutiva ed è importante anche per la componente meta comunicativa e linguistica.

Dai 3 anni il gioco si fa costruttivo, attraverso manipolazioni, che favorisce l’acquisizione delle capacità motorie e di conoscenza sensoriale degli oggetti. tramite la tecnica del lancio-presa degli attrezzi, sia da soli sia in coppia, si inizia a stimolare la coordinazione e la concentrazione.

Intorno ai 4 anni compare il gico socio-drammatico dove il bambino cambia ruolo o personaggio, finge di essere. Inoltre si entra nel gioco simbolico dove viene rappresentata una realtà che non è presente al fine di reinterpretarla da un punto di vista soggettivo.

Col compimento dei 5 anni si sviluppa il gioco cooperativo/imitativo attraverso cui il bambino emula il mondo a lui vicino ricreando una rete di relazioni dove spesso lui è il capo.

Il gioco motorio entra a pieno titolo nella sperimentazione circense perchè il bambino ama correre, saltare, arrampicarsi, tirare la palla, fare capovolte, muoversi come quadrupedi, rotolare, fare equilibrismi mettendo alla prova i riflessi ma anche la prontezza di spirito.

Infine il gioco diventa cognitivo e si utilizzano quindi le costruzioni, assemblando materiali, utilizzando diversi oggetti da giocolieri contemporaneamente: si sviluppano così le abilità logico-matematiche.