EDUCARE CON L’ARTE

L’elaborazione del sentimento della bellezza è un ingrediente fondamentale per la costruzione dell’intelligenza emotiva e per affrontare le situazioni relazionali. Così come la musica aiuta a contestualizzare le esperienze e ad armonizzare momenti della vita quotidiana, la pittura sollecita il bambino al concetto di bello.

In questo periodo a casa possiamo approffittare del maggior tempo a disposizione con i nostri bambini e organizzare un semplice laboratorio creativo. Se la famiglia partecipa all’allestimento, rende consapevole il bambino del significato di una progettazione dedicata alla scoperta di colori e materiali, nella quale lui e il suo pensiero libero saranno i protagonisti. Disposta la regia con colori a tempera, materiale naturale come frutta e verdura, fogli di carta di giornale, o bianchi, o da pachi, pezzi di stoffa e rotoli di pellicola, carta stagnola, anime di cartone dlla cartaigienica, tappi, stuzzicadenti e quant’altro, non bisognerà dire al bambino ciò che deve fare nè correggerlo nelle sue iniziative. Lasciatelo fare e fate anche voi, provando piacere nel creare per voi stessi! E’ una modalità di condivisione che parifica i ruoli e crea complicità. Finito il gioco tornerete ad essere il genitore con la G maiuscola,… per chiedere al bambino di lavarsi le mani dalla tempera!

Ci vuole poco per creare un’opportunità di avvicinamento alla bellezza attraverso stimoli diversi di tipo visivo, con immagini della natura digitali o stampate, sonoro con cd di suoni della natura, oppure olfattivo con foglie secche, erbe aromatiche, fiori, olii essenziali. Queste sollecitazioni, se ben orchestrate, permettono ai bambini di vivere in completa immersione sensoriale. Anche stimolarli attraverso l’osservazione di un’opera d’arte favorisce la crescita dell’idea di bellezza, intesa come ordine e armonia, permettendogli di “guardare oltre” la percezione immediata, spingendolo attraverso il pensiero creativo a sperimentarsi, imparando a riconoscere le proprie competenze. Fondamentale è lasciare il tempo al bambino per osservare e non solo guardare o, ancor meno, vedere. Ma il tempo a casa in questi giorni non ci manca