Diamo valore al gioco, non agli abiti.

Ha più valore un abito o un’esperienza? E’ più importante vestirsi per sentirsi liberi o conservare un abito lindo e impeccabile? Quante volte abbiamo detto ai nostri bambini ‘Non fare quel gioco perchè ti sporchi!’ ?

Che cosa risuona in noi nel vedere un bambino che gioca nella terra? E’ un retaggio culturale perchè da bambini ce lo siamo sentiti dire tutti: lo sporco può destare paura del giudizio altrui: Sei sporco quindi non hai cura di te o del tuo bambino. Un tempo, inoltre, non c’erano molti abiti a disposizione, occorreva tenerli da conto.
Al giorno d’oggi ci sarebbe una distinzione da fare tra chi si sporca giocando e chi è sporco perchè abbandonato a sè stesso…

C’è un’altra ragione per cui si chiede ai bambini di non sporcarsi. Quando un adulto sente di aver realizzato un lavoro, un’opera è quando ha lasciato un segno, qualcosa che gli altri possano  riconoscere. Per i bambini non è diverso: lasciare un segno sul foglio è la prima grande scoperta del fatto di lasciare un po’ di sè in un posto dove resta e non si cancella. “Sporcarsi” un vestito di terra vuol dire aver vissuto, assaporato, annusato, toccato quella terra, vuol dire averla incarnata e fatta propria. Tracce di vita vissuta, di esperienze che entrano nel bagaglio dei nostri bambini. A quel punto cosa sarà mai più importante ? L’esperienza o i soldi spesi per l’abito?

I bambini devono vivere all’aria aperta, quale ambiente migliore per giocare di quello che la natura ci offre? E’ sano, ricco di stimoli, di scoperte. In nessun altro luogo potrete osservare la “meraviglia”, quella sensazione di stupore incondizionato che appare ogniqualvolta si osservi la bellezza naturale che ci circonda.  Questa libertà di azione e pensiero permette al bambino di diventare un adulto indipendente, sicuro di sè, che apprezza la bellezza del mondo e la salvaguarda perchè il bambino imparerà da solo ad autoregolarsi (fa caldo? mi svesto! fa freddo? mi copro! E’ alla mia portata? Ci provo! Non ce la faccio? Magari domani ce la farò! E’ buio? devo rientrare!). I bambino così svilupperà la metacognizione, il problem solving, la creatività, l’intelligenza, l’immaginazione, la valutazione del rischio, il rispetto e la cura per l’ambiente, l’aiuto verso l’altro. Il bambino che gioca all’aria aperta con i coetanei sviluppa competenze sociali e relazionali importantissime.

Ci sono poi numerosi studi che richiamano l’importanza dello stare all’aria aperta sia per una questione di salute fisica che psichica (addirittura per alcune malattie la cura è passeggiare nei boschi ogni giorno!) e addirittura gli esperti del National Trust (Fondazione britannica per la salvaguardia degli spazi verdi e i luoghi storici del Regno Unito) ha stilato un elenco divertente di attività all’aria aperta da fare assolutamente prima dei 12 anni. Una sorta di sfida che i bambini possono affrontare!
Tra le tante attività appaiono: saper stare in equilibrio su un tronco caduto, far volare un aquilone, costruirsi un rifugio, arrampicarsi su un albero, rotolarsi giù per una collina… E sono tutte molto sporchevoli!