QUANDO IL BAMBINO E’ IN OPPOSIZIONE
DOP, DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO
Non sembra interessato alle attività tanto che distoglie quasi subito l’attenzione per alzarsi o mettersi a giocare altrove; svolge solo saltuariamente le consegne e generalmente in modo inaccurato e parziale; non segue le principali regole della classe, inventandosene altre tutte sue con lo scopo di irritare ed attirare l’attenzione.
Anche i compagni ne sembrano disturbati; le maestre faticano ad attuare il programma scolastico, si dimostrano preoccupate per la comparsa di comportamenti aggressivi nei confronti dei compagni, sia durante le sessioni di attività sia durante il pranzo o la nanna.I bambini con disturbo oppositivo provocatorio si comportano così quando l’attenzione dell’adulto è rivolta altrove o il bambino non può essere controllato direttamente; se ci sono situazioni di transizione come cambio turno insegnante, organizzazione dell’attività, più persone in piedi, confronto tra insegnanti ecc., oppure se c’è una spiegazione troppo protratta e il bambino non e’ impegnato.
Essenzialmente il bambino DOP ha una scarsa autoregolazione delle emozioni, che si traduce nell’evidenza di stati emotivi eccessivi e non congrui con le situazioni che si creano. Il bambino non sa adattarsi e risponde con un disagio.

Cosa fare?
- osservare il comportamento del bambino per individuare i comportamenti adeguati e i non adeguati
- bloccare sul nascere il comportamento problema, ignorandolo se non grave (dispetti, proteste, fastidio agli altri, lamentosità) oppure punendolo se grave, ossia se pericoloso per sé e/o per gli altri. La punizione deve essere immediata, priva di aggressività, facilmente attuabile, non tale da essere un attacco alla persona bensì centrata sul comportamento; separare dal gruppo il bambino polemico in un angolo della classe noioso e monotono, senza distrazioni, e rilanciare il gruppo di lavoro; evitare di entrare in simmetria discutendo col bambino; evitare di chiedere promesse inutili.
- fornire indicazioni chiare rispetto a quanto ci si aspetta da lui e gratificarlo in caso di risposta positiva
- assicurarsi del giusto livello di comprensione delle spiegazioni
- individuare azioni positive da gratificare più che azioni negative da punire.
- definire operativamente l’azione oggetto di gratificazione sistematica
- gratificare in modo coerente, sempre la stessa azione positiva e ogni volta che si manifesta, come tecnica di rafforzamento nell’attenuazione dei comportamenti negativi
- non gratificare involontariamente comportamenti inadeguati dando attenzione
- far apprendere nuove sequenze comportamentali all’alunno dandogli sotto-compiti e obiettivi parziali raggiungibili, ma implichino una piccola responsabilità
- rimanere calmi in situazioni di crisi attraverso l’autocontrollo