CRESCERE CON L’ORTO
Abbiamo in giardino due aree a orto didattico, differenziate per la sezione Infanzia e per il Nido/Primavera. Ogni anno ci dedichiamo, per quanto piccoline siano le aree, a coltivarle con i bambini. Le prospettive sono diverse: per gli 0-3 l’occasione è manipolatoria e sensoriale (sporcarsi con la terra, scavare, trasportare materiali, osservare con tutti e cinque i sensi qualcosa da esperire), mentre per i 3-6 risponde ai molteplici “perchè?” dei bambini a cui siamo felici di dare risposte pratiche, evidenti, conoscitive e spesso rassicuranti per ciò che già essi conoscono (pomodoro, basilico e fragole li hanno già sperimentati tutti o quasi). L’orto è “prendersi cura di”, quindi cooperazione allo stato puro, è dare affetto e vederne i risultati mentre i bambini sono abituati a riceverne. Orto vuol dire anche profumi della vegetazione, scoperta che i nostri prodotti coltivati sono graditi anche a insetti e uccelli che possiamo vedere e osservare. Orto vuol dire costanza, tempo, pazienza, gratitudine. Valori dimenticati e che invece vanno riscoperti e di cui bisogna rendere consapevoli i bambini. Orto è anche biodiversità, naturalità (ci sono annate fortunate e anni NO); è il lavoro degli antichi nei campi, è sapere che l’insalata non cresce al supermercato e che è fatica, sudore, intelligenza applicata dall’uomo alla natura. Coltivare è anche divertente e altamente socializzante, bisogna condividere gli attrezzi ma anche la “sorte” delle nostre colture. Quando sono pronte occorre raccoglierle, mondarle per utlizzarle in tavola: andare a prendere il basilico, il prezzemolo e portarlo alla cuoca… Per poi ritrovarlo nel piatto insieme ad una fragrante pastasciutta al pomodoro!!!
